Regina di quadri: Vita e passioni di Palma Bucarelli
(By Rachele Ferrario) Read EbookSize | 20 MB (20,079 KB) |
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Author | Rachele Ferrario |
Il coraggio, certo, non le manca: ai primi bombardamenti alleati sulla capitale, si impegna a portare in salvo il patrimonio della Galleria nazionale d'arte moderna, di cui è diventata funzionario con mansioni direttive, prima a Caprarola e poi, ottenuta la protezione di Pio XII, a Castel Sant'Angelo, mettendo preziosissime opere al riparo dei saccheggi nazisti. Il secondo no a Mussolini lo dice quando la rsi chiama i suoi a raccolta: resta senza stipendio, collabora con la Resistenza distribuendo in bicicletta il foglio clandestino "L'azione", e continua a proteggere la "sua" Galleria.
Finita la guerra, Palma si deve ora confrontare con una società conservatrice e culturalmente arretrata. In quanto donna, fatica a imporre le proprie decisioni e spesso riceve sconsolanti risposte dallo Stato: quando le si offre la possibilità di acquistare il capolavoro di Boccioni La città che sale, opera simbolo del futurismo (oggi al moma di New York), il ministero della Pubblica istruzione blocca la trattativa, facendole sapere "che non ci sono soldi da buttare in stupidaggini ". Ma anche qualche artista sembra non riconoscerle il suo intuito e la sua competenza: De Chirico la accusa di organizzare mostre sulle "astrattisticherie" di Kandinskij; Guttuso, con l'appoggio di Togliatti, la attacca perché predilige i pittori astratti. E quando espone le scatolette di Manzoni con la Merda d'artista, non manca un'interrogazione parlamentare.
Tuttavia Palma non si perde d'animo: frequenta i più geniali e innovativi artisti italiani, li sostiene, allestisce mostre impensabili in quegli anni (come l'esposizione dei sacchi di Burri), porta dall'America Pollock e Rothko, apre a Schifano, Pascali e ai giovani artisti di Piazza del Popolo, influenza le commissioni della Biennale di Venezia, e riesce a farsi regalare alcune opere che oggi rappresentano la ricchezza della collezione permanente della Galleria.
Per tutta la sua lunga vita, potrà contare sull'appoggio dei suoi amici e corteggiatori, dai giornalisti Paolo Monelli, che sposerà negli anni Sessanta, e Vittorio Gorresio, amico di gioventù e da sempre innamorato di lei, a Giulio Carlo Argan, il compagno di università che scoprirà di amare negli anni professionalmente più difficili.
Pioniera nell'arte e nella vita, donna libera in un mondo che alle donne lasciava poco spazio, Palma Bucarelli ha contribuito a imporre nel nostro paese l'idea moderna di museo, e ha rappresentato un modello unico di emancipazione femminile.”