“Book Descriptions: I Sepolcri sono un poemetto (Foscolo lo definisce "carme") di 195 endecasillabi sciolti, sotto forma di epistola indirizzata all’amico Ippolito Pindemonte. L’occasione è una discussione avuta con Pindemonte a Venezia nel 1806 sull’editto napoleonico di Saint-Cloud, con il quale erano imposte le sepolture fuori dalle città, per motivi soprattutto igienici, e si regolamentavano le iscrizioni sulle lapidi. L’editto suscitò discussioni sul significato delle tombe e sul loro valore nella civiltà. Pindemonte, che era cristiano, sosteneva il valore della sepoltura individuale, mentre Foscolo, da un punto di vista materialistico, aveva negato l’importanza delle tombe, poiché la morte produce la dissoluzione dell’essere. Foscolo riprese quella discussione ribadendo le tesi materialistiche ma continuando con altre considerazioni che rivalutavano il significato delle tombe. Questa occasione servì per concludere una meditazione centrale nella vita di Foscolo.” DRIVE