Il battito dell'Orologio
(By Marta K. Destler) Read EbookSize | 28 MB (28,087 KB) |
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Author | Marta K. Destler |
Ovunque, anche a Cambrica, gli Orologi scandiscono il tempo che separa una persona dalla propria Anima Affine, o anima gemella; ma non quello di Harriet Seward. Nonostante segni sempre l’ora esatta, il suo è irrimediabilmente rotto, come nessun altro Orologio al mondo. Ormai si è è destinata a una vita senza la sua Anima Affine. Ma Harriet è determinata a diventare un'Orologiaia, per studiare la scienza di questi misteriosi oggetti e capire perché solo il suo è così, dovesse smontarlo pezzo dopo pezzo. Niente la terrà lontana dal suo sogno, non la famiglia men che meno le inflessibili leggi del tempo.
La sua ricerca sembra prendere una piega inaspettata quando si trasferisce in un appartamento impregnato di una storia intrigante ma fantasiosa. Lì, Harriet scoprirà che il suo Orologio non è l'unico a essere rotto. Di chi è quel vecchio rottame abbandonato in soffitta? E come fa l’Anima al suo interno a battere senza un proprietario?
Con l'irrazionale compagnia di uno sconosciuto che infesta i suoi sogni in un mondo in bianco e nero, Harriet dovrà espandere le sue ricerche. I suoi studi l'aiuteranno a risolvere il dilemma o dovrà fare i conti con una realtà in cui persino la scienza che tanto ama è incapace di spiegarsi una tale anomalia?
Soprattutto, può l’amore trascendere il tempo?
Il battito dell'Orologio è un romanzo autoconclusivo, primo di una (probabile) serie fantasy steampunk romance di altri romanzi autoconclusivi, la Cambrica Chronicles. Gli Orologi sono l’elemento originale e distintivo del worldbuilding, un mix di fantastico e steampunk che farà da filo conduttore al mistero che la protagonista dovrà svelare e alla storia d’amore. Un romanzo un po’ atipico che si sofferma sulla concezione del destino, sull’inesorabilità del tempo e su cosa si è disposti a fare per amore, per lettori che preferiscono romance in punta di piedi e che non hanno paura di spaziare nei generi, giovani adulti e adulti amanti di mondi lontani dal sapore vittoriano.”