“Book Descriptions: Roma, 1° ottobre 1975. Dopo l'allarme lanciato da alcuni abitanti della zona, una pattuglia dei carabinieri accorre in viale Pola, in un elegante quartiere della capitale. All'alba, dal portabagagli di una Fiat 127 viene estratta, seminuda e ferita, Donatella Colasanti. Accanto a lei, avvolto in una busta di plastica, il corpo senza vita dell'amica Rosaria Lopez. Le due ragazze, scomparse da casa trentasei ore prima, sono state violentate e torturate per un giorno intero in una villa del Circeo. La testimonianza di Donatella inchioda i colpevoli: sono Angelo Izzo, Gianni Guido e Andrea Ghira, tre giovani neofascisti della Roma bene. I tre vengono condannati all'ergastolo, ma Ghira fa perdere subito le proprie tracce e non sarà mai catturato. Per quasi trent'anni, questa terribile storia sbiadisce nel tempo. Fino a quando, il 30 aprile 2005, i cadaveri di due donne, madre e figlia, vengono trovati sepolti nel cortile di un casolare vicino a Campobasso. A uccidere è stato ancora una volta Angelo Izzo, cui era stata concessa la semilibertà. Ma a riportare alla memoria il massacro del Circeo è un'inchiesta condotta da Federica Sciarelli e Giuseppe Rinaldi, che riapre clamorosamente il "caso Ghira". Chi e come ha organizzato la sua fuga? E dove si nasconde? Le nuove indagini portano alla luce una verità sorprendente: alcuni mesi dopo il delitto, Ghira si era arruolato nella legione straniera spagnola, poi era stato congedato ed era morto nel 1994 a Melilla, in territorio spagnolo, dove è sepolto sotto falso nome. Con l'aiuto di una ricchissima documentazione di prima mano, Federica Sciarelli ricostruisce la storia degli aguzzini del Circeo, dalle violenze che precedettero il massacro alle evasioni e al ritorno in carcere di Guido e Izzo, dal "pentimento" di quest'ultimo al suo recente duplice omicidio, fino alla sparizione di Ghira e alle robuste protezioni che gli hanno consentito una latitanza durata decenni. Un libro da cui emergono i particolari agghiaccianti e i risvolti inediti di uno dei più orribili delitti della storia italiana, ma anche la follia criminale di una stagione insanguinata della vita politica e civile del nostro Paese.” DRIVE