“Book Descriptions: Venti racconti scritti per giornali e riviste tra il 1936 e il 1948, raccolti in «tre tempi» della carriera dello scrittore – spiega il curatore del volume Roberto Pirani cui si deve il loro ritrovamento – che documentano per la prima volta le tappe del lungo percorso «noir» di Scerbanenco, di quel «noir» da molti ancora legato esclusivamente alle opere degli anni Sessanta. I testi del 1936-37, in puro stile hardboiled, sembrano soggetti di un film di Scorsese o Abel Ferrara o Tarantino: fulminanti gangster stories di un mondo spietato dove l'unico barlume risulta essere una certa lealtà primordiale. Negli anni 1942-43 si collocano racconti d'ossessione e di crudo sarcasmo nell'invisibile ma sensibile presenza della guerra mondiale. Nel terzo momento – 1946-48 – infine, si dispiega liberamente e ad ampio raggio il gusto nero del narratore: dall’incubo apocalittico all'apologo sulla violenza, dalle bizzarrie letali di magia nera alle cronache della periferia milanese del dopoguerra; figurine piegate sotto il plumbeo grigiore di una pioggia insistente pare che si allontanino, davanti agli occhi del lettore, verso il loro destino. Piccoli capolavori sconosciuti che svelano aspetti sorprendenti di Scerbanenco, definito da Oreste del Buono una «autentica macchina per scrivere».” DRIVE